venerdì 22 febbraio 2008

Il pastrocchio

Ed eccoci nuovamente al pastrocchio delle elezioni politiche.
Il governo Prodi ha tenuto per due anni, poi ha pensato bene di tornare a casa. Ma che agonìa! E il morale mi cade sotto i piedi se penso a quello che sta accadendo agli schieramenti politici: sono diventati tutti ottimi atleti, quindi corrono, corrono, corrono…ma lo fanno da soli. Questa è la moda del 2008, correre in solitudine. Ma dove diavolo scappano tutti?
A destra, Storace corre da solo, Casini corre da solo, una miriade di altri partitini corre da sola, e il povero Berlusconi è a capo di una coalizione neo-fascista con il secessionista Bossi (coloratissimo personaggio dei fumetti nordici) e il coerente Fini (quello che fino a un mese fa mandava letteralmente a cacare il Berlusca e ora ha cambiato idea).
Ma, onore al vincitore, il primo a decidere di correre da solo è stato Walter Veltroni, “giovane volto nuovo di una politica che vuole cambiare”, democraticamente eletto in maniera democratica dal Partito Democratico, ex comunista che per poco non rinnegava anche sua madre, autore del clamoroso autogol che ha dato la definitiva spallata al mortadellone Prodi. Il simpatico Walter un bel giorno ha avuto il colpo di genio, e ancora ubriaco dopo i lunghissimi festeggiamenti del post-primarie del PD, ha dichiarato in maniera euforica:”Il Partito Democratico correrà da solo!”. E’ la catastrofe! Tempo due giorni ed esplode il già traballante governo di (tanto) Centro e (poca) Sinistra. Mastella si fa cogliere da una crisi di panico e lascia la maggioranza (incassando l’assurda solidarietà di tutto il parlamento per la questione della moglie indagata! Altrove l’avrebbero preso a calci…), Dini si volatilizza e dichiara di voler lasciare la coalizione, i senatori di Alleanza Nazionale escono a comprare la mortadella e lo spumante, i senatori dell’Udeur si sputacchiano a vicenda…insomma, sto parlando del Delirio allo stato puro! E questo perché un paio d’anni fa faceva scalpore la presenza di Vladimir Luxuria alla Camera!
Insomma, il furbissimo Walter (che pochi giorni prima aveva risollevato Berlusconi dalla crisi che lo stesso leader del Centro Destra stava vivendo con il camerata Fini), con l’aiuto di Mastella e Dini, ha letteralmente sgambettato il buon Prodi (che ha urlato eroicamente “Banzaiii” mentre chiedeva la fiducia al senato).
Il tutto mentre i soliti sfigati Comunisti (troppo onesti per stare al governo) avevano sacrificato il Compagno Turigliatto perché si era rifiutato (con molte ragioni) di votare la finanziaria. Vai a vedere che i soliti “estremisti-comunisti-terroristi-omosessuali-zeccosi-puzzosi”,nonostante tutte le batoste prese durante il governo di Prodi, erano gli unici che ci tenevano a tenere unito il CentroSinistra! Quindi, mentre il governo cedeva ai soliti ricatti provenienti dal Vaticano, da Mastella, dai cattolici della Margherita, e dai “soliti loschi personaggi”, Rifondazione Comunista (con Verdi e Comunisti Italiani) si vedeva respingere al mittente le proposte per i Pacs, il ritiro dall’Afghanistan, i tagli delle spese militari (aumentate durante l’ultimo governo), ed altre belle cose… E non solo: il “caso” ha voluto anche che il governo cadesse proprio quando si parlava del rinnovo dei contratti dei metalmeccanici. Cose “troppo di sinistra” per essere trattate da certa gente…

In tutto questo casino, è inutile dire che io voterò per il progetto della Sinistra Arcobaleno, nuova formazione che riunisce sotto un unico tetto Rifondazione Comunista, Verdi, Comunisti Italiani e Sinistra Democratica. Dunque mando al diavolo la presunzione di Berlusconi e Veltroni che si elevano ad unici e incontrastati signori della politica italiana, con le loro stupide teorie sul “voto utile”. Ogni voto è utile, amici miei!

Quindi mentre Berlusconi e Fini giocano a briscola, e mentre Veltroni viaggia in giro per l’Italia con il suo pullman (ostentando un “berlusconismo” innato), io chiudo qui questo mio personalissimo panorama sulla politica italiana.

Alla prossima, e che Bruno Vespa sia con voi!

Pigi.

mercoledì 13 febbraio 2008

"Adoro mia figlia, ma avrei scelto l'aborto"

Un " bravissimo " medico non è stato in grado di leggere da una ecografiache mia figlia sarebbe nata con una grave malformazione cerebrale. Oggi la mia bimba, poco più di due anni, è persona pluridisabile, invalida al 100%.Frequentando i reparti di neuropsichiatria infantile incontro decine di bambininati prematuri. Sono per lo più ciechi o ipovedenti, come la maggior parte deinati pretermine. Quasi sempre il deficit visivo si accompagna ad altri danni,cerebrali o motori irreversibili.Ho conosciuto famiglie sbriciolate, unioni distrutte, donne sprofondate nelladepressione. Non tutti hanno la forza fisica, gli strumenti psicologici, i mezzieconomici, la cultura che ci vuole per combattere contro la burocrazia, la crudeltà di certi medici e l' inciviltà imperante, la solitudine e la stanchezza, infine, contro se stessi e la propria inadeguatezza. E' per queste persone,soprattutto, che le scrivo. La chiesa, la politica, la medicina smettano di guardarealle donne come a puttane che uccidono i propri figli. L' aborto è una scelta dolorosaper chi la compie, ma è una scelta e va garantita. Anche se mi ha stravolto la vita,io adoro la mia meravigliosa figlia imperfetta. Ma se avessi potuto scegliere, quelgiorno avrei scelto l' aborto terapeutico. Ai medici che vogliono rianimare i fetianche senza il consenso delle madri dico di uscire dai reparti di terapia intensiva,andare a vedere cosa sono diventati quei bambini, a quale eterno presente hanno condannato quelle madri.

Ada D' Adamo ( lettera a Corrado Augias pubblicata sulla Repubblica del 12 Febbraio 2008 ).