mercoledì 30 aprile 2008

"Ridiventa Straccio" (intervento post-elettorale)

Periodo di riflessione finito. Perchè era ed è necessario riflettere, prima di spendere due parole sulla disfatta della sinistra nell'ultima tornata elettorale.
Arrivo al dunque: la sinistra è stata sconfitta ovunque, a livello nazionale così come a livello locale, e il peggio si è raggiunto con l'esclusione de La Sinistra L'Arcobaleno dal Parlamento. Una situazione tragica, nel momento in cui si continua a morire sul lavoro, e si continua a non-vivere a causa del dilagante precariato. E mentre nasce un governo di destra con le assolute priorità di spaccare l'Italia con il federalismo e di rincorrere gli immigrati con i manganelli, l'unica opposizione (se così vogliamo chiamarla) che si prospetta è quella dell'amicone bonaccione "Ualter" Veltroni. Il nulla, praticamente.
E a tutto questo schifo, si aggiunge il fallimento della sinistra, colpevole di aver perso il suo ruolo, di essersi elevata, come dice qualcuno, a "partito degli universitari e dei filosofi", dimenticando le proprie origini e la propria gente.
Non ci sono troppe parole per esprimere il senso di sconforto che io, da comunista, sto vivendo. O ce ne sarebbero troppe che vorrei spendere per dilungarmi nell'analisi del voto, ma a cosa servirebbe?
Credo che quando si perde, bisogna prendersi un periodo di riflessione, fare mea culpa, capire l'intoppo, e ripartire.
Bossi dice che ha trecentomila uomini pronti per gli scontri e i fucili caldi: Compagni, noi siamo milioni, riappropiamoci dei nostri spazi, dei nostri ideali, delle nostre lotte, e facciamo vedere a questi quattro buffoni chi e cosa siamo. Se è vero che il mondo ha ancora bisogno di gente di sinistra, è questo il momento di dimostrarlo. Magari lasciando qualche sala convegni, e riprendendoci le strade e le piazze.

Prima di concludere, spendo una parola di ringraziamento per chi mi ha dato fiducia alle elezioni comunali: un piccolo successo e una soddisfazione personale che, nella disfatta generale, mi incentiva a proseguire nel mio convinto cammino politico. Finchè ci saremo, ci faremo sentire...

Concludo lasciando i versi di una poesia (perchè mi piace strafare), che esprimono meglio di ogni altra parola quello che è il mio sentimento e il mio pensiero. Si tratta di una poesia di Pasolini, mai così attuale.

"Alla Bandiera Rossa"

Per chi conosce solo il tuo colore,
bandiera rossa,
tu devi realmente esistere, perché lui
esista:
chi era coperto di croste è coperto di
piaghe,
il bracciante diventa mendicante,
il napoletano calabrese, il calabrese
africano,
l'analfabeta una bufala o un cane.
Chi conosceva appena il tuo colore,
bandiera rossa,
sta per non conoscerti più, neanche coi
sensi:
tu che già vanti tante glorie borghesi e
operaie,
ridiventa straccio, e il più povero ti
sventoli.

(Pier Paolo Pasolini)

venerdì 4 aprile 2008

Mi candido!

In un tempo in cui Berlusconi invita le lavoratrici precarie a sposare Pier Silvio, in un tempo in cui la Santanchè vorrebbe prendere a calci nel culo gli immigrati, in un tempo in cui anche l’Inter può vincere lo scudetto, il sottoscritto Diaferia Pierluigi ha deciso di candidarsi per le elezioni comunali nelle liste de La Sinistra L’Arcobaleno.

Ho deciso dunque di mettermi a disposizione del partito, con il mio entusiasmo e la mia passione, per cercare di portare qualcosa di nuovo nel “palazzo”.
A parte tutto, non ho la presunzione di pronosticare una mia vittoria (figuriamoci), ma è a mio avviso importante cercare di ottenere più consensi possibili per rendere più “pesante” la parola e il pensiero di un giovane all’interno della stravecchia politica cittadina. E credo che in un comune dove governa un sindaco che ha 40 anni di “lavoro dietro le quinte”, sia necessario svecchiare un po’.

Ho avuto l’onore, in queste prime settimane di campagna elettorale, di essere stato chiamato dal partito de La Sinistra L’Arcobaleno a rappresentare i giovani candidati per mezzo di interviste e dibattiti, con il culmine raggiunto con la partecipazione ad un programma televisivo di un’emittente locale, gettando le basi alla mia futura carriera come attore di Beautiful.

Non perderò tempo in questo luogo per fare propaganda, ad illustrare programmi e cose simili. Ho già detto abbastanza in tv, alla stampa e (soprattutto) per strada. Perché ero e sono convinto che la vera discussione politica è quella che si fa per strada, discutendo anche con una birra in mano, guardandosi in faccia e parlando tra la gente. E poi sarebbe squallido scrivere “farò quello, quello e quello”, ed obiettivamente passerebbe anche come una presa per il culo, pardon per il francesismo. E’ ovvio poi che gli interessi di un giovane di sinistra siano rivolti alle politiche giovanili, alla cultura, allo sport, al sociale e all’ambiente. Ma mi fermo qui, senza andare oltre.

L’intento di questo post è quello di informare i lettori del blog della mia candidatura. Magari qualcuno che mi segue condivide in parte quello che scrivo, e decide di appoggiarmi. Magari c’è qualcuno che si è indignato come me dopo la conferenza della Carlucci contro gli omosessuali, che è fortemente anti-fascista e che è allergico alla mafia, magari c’è qualcuno che crede negli ideali puliti di un ragazzo di Sinistra, che quando indossa la kefiah ne dà valore e peso.

Non ho la faccia di culo di andare a bussare porta per porta per ottenere voti, non ho soldi da investire e posti di lavoro da scambiare, non sono così idiota da andare in giro a spalare merda sulla faccia della gente pur di apparire più lodevole e meritevole di voto rispetto ad altri, non ho interessi da tutelare e non ho potenti uomini alle mie spalle a manovrare le mie mosse. Non vivo per trionfare, per guardarmi poi allo specchio dicendo "Quanto so' bbbravo, quanto so' bbbello, ho preso quattro voti in più a quel puzzone". Quella è altra gente.

Io sono qui a mettermi a disposizione, a condividere le mie idee e la mia voglia di crescere e far crescere bene la città. C’è qualcuno che già mi sostiene, ed è questo quello che maggiormente mi rende soddisfatto. C’è chi ricorda i tempi del Liceo, chi le esperienze nel collettivo universitario, chi le varie manifestazioni, chi gli scambi di opinione per strada, chi la condivisione di esperienze di volontariato, chi semplicemente momenti vissuti da amici.
E’ alla gente che mi conosce in questo modo che mi rivolgo, restando lo stesso Pigi di sempre, senza “abbellirmi” con ridicoli abiti e look abbastanza retrò, senza voltare le spalle alla gente per spirito di competizione o ricordandomi di qualcuno solo quando serve il voto.


Io ci provo, mi metto in discussione, e vado a giocarmela…

Tanto il mio ruolo continuerà ad essere quello del rompipalle :)

Dove sta la fregatura?
Dovete beccarvi il mio santino...