mercoledì 28 febbraio 2007

Parola di Peppino

Dalle risonanze teoriche sull'origine dell'universo, si può passare al concetto di entropia, così come ci viene presentato da un fisico che non è un ambientalista. Il concetto poi, com'è noto, si è esteso in modo specifico alle scienze della natura ed in particolare alla bioscienza.
Conclusione: c'è gente che sta poco bene.

lunedì 26 febbraio 2007

Corpo a Corpo

Mi sembra giusto condividere con i lettori di questo blog le parole che mi accompagnano in sottofondo in questo momento. Testo di una canzone direi stupenda, che qui condivido.

(Per scaricare il fantastico video di "Corpo a Corpo" che, vi ricordo, è stato censurato in tv, fare click qui SCARICA)

CORPO A CORPO

Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all’erta ancora
respirare l’aria come lama alla gola.
Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all’erta ancora
respirare l’aria come lama alla gola.
Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Il mondo è un corpo coperto di lividi,
i miei pensieri sempre più vividi.
Corpi sulla strada che si lasciano affittare,
tavole anatomiche da saccheggiare.
Corpo perfetto, corpo immortale.
Il corpo è la frontiera che si può violare.

SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI
LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO D’UN GRIGIO INFINITO.

Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Sono le gambe piene di lividi,
sono pensieri sempre più ruvidi.
Corpi di macerie da telegiornale,
corpi diplomatici in diretta a conquistare.
Suona la marcia suonala ancora,
la morte veste bene quando scatta l’ora.
Cristi che piangono per troppo dolore,
l’angoscia di un pianeta che puoi sezionare.
Taglia la torta, tagliala ancora:
chi è ricco resta vivo mentre il povero muore.
Corpi e macerie da conquistare
per un corpo d’armata sotto le fanfare.
Corpo straziato, corpo a corpo,
il corpo è l’innocenza che si può spezzare.

SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI
LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.
SANTI BUROCRATI SEME D’IPOCRITI
LA VITA È SCRITTA SOPRA UN CUMULO DI SOGNI
COME IN UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.

-Subsonica-

lunedì 19 febbraio 2007

Quagmire

Come è giusto che sia, riporto su questo neonato blog la chicca che ha come protagonista il grandissimo Glenn Quagmire, una scenetta che adoro e che ho già divulgato più volte sulla rete e nella vita reale.
Ecco quindi un omaggio al mitico personaggio che è Quagmire (lo ricordo, amico di Peter Griffin), un uomo che ha certamente capito tutto della vita!

<venditore> Chi offre qualcosa per queste mutande sequestrate ad una prostituta?

<Quagmire>[alza la mano] 50 dollari!

<venditore> Vi avviso che la prostituata ha trasmesso 20 malattie diverse in queste mutande...

<Quagmire> 45 dollari!

<venditore> E se l'è fatta addosso quando l'abbiamo presa!

<Quagmire> 50 dollari!

domenica 18 febbraio 2007

L'inutilità dell'appendice


E' incredibile come un caffè virtuale, di quelli che lasciano la tazza candida e nessun aroma nell'aria, possa stimolare i cervelli malconci di alcuni poveri ragazzi.

Il quesito, nato tra chiappe al vento e combattimenti "uomo-versus-moka", è il seguente: a cosa diavolo serve l'appendice?
Ovviamente non parlo dell'appendice del libro, ma di quella dell'intestino.

Per chi non lo sapesse, l'appendice non è altro che un prolungamento dell'intestino crasso. Si presenta come una sorta di piccolo tubo, dalle dimensioni di qualche centimetro.
Insomma, ha tutta l'aria di essere una parte del corpo abbastanza importante, di poter dire la sua nel suo campo.

Senza intestino non si digerisce (quindi non si fa la cacca), ed è facilmente presumibile il fatto che se l'intestino ha deciso di inglobare nel suo complesso insieme anche l'appendice, vorrà dire che questa servirà pure a qualcosa!
Eppure sappiamo tutti che capita spesso che l'infiammazione della stessa appendice costringe molte persone ad intervenire chirurgicamente, effettuando la famosa appendicectomia.
Per dirlo in maniera più popolare, mi riferisco a tutte quelle volte che si sente dire "Ho fatto l'appendicite".

Chi asporta l'appendice in seguito alla famosa infiammazione, non sembra risentirne in modi particolari: digerisce comunque allo stesso modo di chiunque altro, fa la cacca puzzolente come chiunque altro, e risolve sudoku come chiunque altro appendice-munito.

In pratica, senza appendice si vive comunque, e nessuno ne risente.

Io ho (ancora) l'appendice, fino ad ora non si è (ancora) infiammata, quindi posso dire di avere (ancora) una vita intestinale piuttosto tranquilla. Chi si è operato all'appendice, dice lo stesso.

Torno sul quesito: a cosa diavolo serve l'appendice?

Si vive comunque bene, nessuno se ne accorge se l'hai asportata o se sei ancora integro, non hai nessun bonus sui punti della patente.

Dunque, l'appendice è totalmente inutile.
Quindi se è inutile l'appendice, non oso minimamente immaginare quanta ferraglia inutile campeggi nel mio organismo!

Perplesso, condivido con voi lettori e lettrici questo problema, certo che voi tutti cercherete una risposta logica all'esistenza di questo simpatico cilindro attaccato al nostro profumatissimo intestino.

La risposta logica che mi sono dato?

Eccola: l'appendice serve per avere una cicatrice fighissima da mostrare con fierezza agli amici, una volta asportata tramite l'appendicectomia.

Buonanotte.

sabato 17 febbraio 2007

A chi interessa il blog?


Libro di storia economica, telefonino, un paio di cd, un pezzo di focaccia, una miriade di penne e il mio caro pc. Questo alberga sul tavolo bianco che è il mio piccolo grande mondo, per diverse ore al giorno. Per diverse ore a notte.

Mi interrogavo sull'utilità effettiva di un blog.
Escludendo ovviamente quei blog che hanno un seguito di pubblico per motivi di interesse quasi mediatico. Mi riferisco, ad esempio, al blog di Beppe Grillo (che personalmente seguo saltuariamente), o a quello messo su dalla famiglia di Federico Aldrovandi (consiglio a tutti di darci un'occhiata). O ancora blog di politici e politicanti.
Questi da me elencati, per un motivo o per un altro, hanno un seguito di pubblico, numericamente abbastanza costante.

Mi interrogavo sull'utilità effettiva di un blog, quello personale.
Tipo questo, insomma. O anche tipo quella miriade di blog che campeggiano su internet.
Chi può essere interessato a leggere la caterva di stronzate che il sottoscritto mette in condivisione su queste pagine?

Io seguo in maniera saltuaria, lo confesso, alcuni blog personali.
Si tratta sempre, però, di blog di gente che già conosco per motivi extravirtuali, diciamo così.
Io conosco Cataldo - Cataldo mi fa ridere - Leggo il blog di Cataldo
Io conosco Vittorio - Vittorio è un gran figo - Leggo il blog di Vittorio
Io conosco Pippo - Pippo è un mito - Leggo il blog di Pippo
E potrei continuare in questo modo per ancora una manciata di blog.

Ora, io che conosco Vittorio, conosco anche il repertorio di stronzate che questo simpatico elemento possiede; in linea di massima posso sostenere con una certa sicurezza che conosco anche le corbellerie che potenzialmente può partorire la sua sontuosa mente. Per questo leggo il suo blog.
Lo conosco, so a cosa vado incontro, sono consapevole di usufruire di un prodotto che conosco già.

Non andrò mai ad aprire il blog di, che so, Gianbarattolo, perchè io Gianbarattolo non lo conosco, non so chi sia, e alla fine dei conti non mi interessa nemmeno saperlo.
Andrò ad aprire il blog del buon Gianbarattolo nel momento in cui avrò fatto la sua conoscenza, ed avrà destato in me quel poco di curiosità che porterà il sottoscritto a visitare il suo blog.
Che puntualmente si rivelerà un cacata.

Il ragionamento sconnesso si conclude con il seguente quesito: chi può essere interessato a leggere il mio blog?
Sinceramente non riesco a darmi risposta.

Comunque, ho terminato di mangiare la focaccia.
Ritengo opportuno che il lettore sappia.

#3




Terzo tentativo.

Ne ho creati di blog nella mia lunga vita da ciondolatore della rete: alcuni di questi sono morti poco dopo la creazione, altri vivono ancora, altri sono online solo per onor di firma, ma non vengono aggiornati più o meno dai tempi del trattato di Westfalia.

Due volte prima di adesso ho preso possesso di un blog "tutto mio" (con risultati più o meno soddisfacenti, ma con destini poco invidiabili). Insomma, intendo un genere di blog che non fosse quello della famosa squadra di calcio Colite Spastica, o quello mitico di VitActiva.
Mi riferisco a quella tipologia di spazi che vengono solitamente utilizzati per pubblicare la fulminante ispirazione che balena nel cervello dell'amministratore/possessore, e che solitamente vengono occupati da:
- racconti e resoconti della giornata (diaro-mode)
- versi più o meno poetici e più o meno dignitosi
- appunti ideologici e/o propaganda politica
- passioni sportive o musicali
- palate di stronzate varie ed eventuali

Spesso accade che i possessori di questi blog sono fumatori più o meno saltuari, nel 75% dei casi portano gli occhiali, molti di loro sono belli, ma molti di più sono brutti. L'80% delle volte hanno un buon bagaglio culturale, si tratta soprattutto di studenti universitari (o pseudo-tali), quasi tutti sono disoccupati o lavorano di rado.

Questo blog non avrà nulla di tremendamente eccezionale rispetto agli altri, tranne che per un motivo: è il mio.

Già, io: comunemente chiamato Pigi, con un'età che mi rende troppo vecchio per fare determinati sogni e troppo giovane per avere determinate aspirazioni. Alla fine si tratta solo di sogni ed aspirazioni, nulla di concreto. Come questo blog.

Una vomitata di parole, questo blog.
Una secchiata di pensieri poco razionali, avvolte.
Un insieme di frasi sovente sgrammaticate e con non pochi errori, di vario genere. E spesso "l'errore di battitura" si rivelerà solo una scusa.

Dunque sono Pigi, dal Sud, non so pronunciare bene il suono "gli", mi mangio le unghie, e questo è il mio Ketchup Suicide.

Ora potete tornare su msn...