giovedì 15 marzo 2007

Fra Dico e non Dico

Finalmente trovo un po' di tempo per parlarvi del convegno che ho seguito giovedì 8 marzo presso la biblioteca comunale di Corato.
Titolo del convegno-dibattito (per essere precisi, il dibattito non si è mai tenuto) era: "La famiglia oggi: fra Dico e non Dico", allegro gioco di parole per esprimere l'evidente disappunto circa il disegno di legge sulle coppie di fatto.
L'evento, organizzato da un paio di associazioni che "difendono la famiglia" (sarebbe come se io difendessi la fagiolata), ha come relatori l'avvocato De Leonardis, il chierico don Cataldo, l'onorevole Pedrizzi (di AN), e dulcis in fundo la gustosissima onorevole Gabriella Carlucci, la valletta di Forza Italia, quella di Buona Domenica, quella che fu correlatrice di maggioranza della discussa legge Urbani, che a seguito delle polemiche seguite al testo, dichiarò di non averlo letto completamente, insomma quella che avrebbe fatto meglio a rimanere a fare la "ragazza immagine" al Festivalbar.

Bene, avrei molto da dire su questo bel raduno di razzisti, ma non lo farò per non scadere nella trappola degli insulti volgari. Insulti che per tutta la serata sono stati lanciati, in maniera velata e condita da una burrosa ironia, dai santi relatori.

Il primo a prendere la parola è stato quel bel avvocato De Leonardis, un misto tra un tronista di Maria De Filippi e un becchino. Di cappellate, a mio parere, ne ha sparate tante.
- L'avvocato ha chiaramente detto che in Italia non possiamo parlare di Unioni di Fatto, perchè questo andrebbe contro il nostro ceppo culturale-religioso, intaccandolo. Ora io mi chiedo: che me ne frega del ceppo religioso, se io nel 2007 voglio rivendicare dei diritti che mi spettano?
- Il caro avvocato ha fatto anche riferimenti assurdi, accostando alle rivolte nella banlieue parigine l'esistenza delle Coppie di Fatto. Che qualcuno mi trovi qualche collegamento logico tra le due cose.
- Il caro De Leonardis faceva anche l'esempio di Arezzo, comune che ha già adottato una forma di Dico, denunciando il fatto che solo 7 coppie hanno usufruito della legge, quindi quello studiato dal governo è un testo totalmente inutile. Ma mi chiedo, caro De Leonardis, quelle 7 coppie, ovvero 14 persone, da cittadini italiani non hanno diritti?
- Ovviamente questo simpatico omino parlava solo di omosessuali, come se gli eterosessuali non potessero usufruire dei Dico, e faceva i soliti riferimenti all'adozione da parte delle coppie gay, ignorando totalmente il fatto che non si parla di adozioni nei Dico. Si informi prima di partecipare ai convegni.
Chiude in maniera blanda il suo intervento, e si prende l'applauso dalla bigotta folla (80 anni l'età media).

Prende la parola don Cataldo, un chierico conosciuto ai coratini, quello che sul muro della sua parrocchia ha visto comparire qualche mese fa un scritta con una bomboletta che recitava "VERGOGNATI NAZISTA". Inutile domandarsi il motivo.
- Bene, questo servo del Signore (mi viene già da ridere), ha esordito dicendo che il Vaticano esprimendo il suo disappunto sui Dico, non interferisce nella politica italiana. Ma per favore... Basta collegarsi ad un qualsiasi telegiornale per trovare quotidianamente interventi di Papa Nazinger che non fanno altro che condizionare i politici italiani ed influenzare l'opinione pubblica!
- Il prete prosegue dicendo che l'omosessualità è contronatura, perchè gli omosessuali non possono procreare. Allora caro don Cataldo, perchè non prende in mano l'iniziativa e non dà il buon esempio a tutti? Perchè anche lei non comincia ad accoppiarsi e a procreare? Mettiamo fuori legge anche i preti e le suore, visto che non possono procreare?

- Poi il prete ci delizia con un ottimo paragone: dice che la famiglia "normale" deve prendere esempio dalla Sacra Famiglia (Giuseppe, Maria e Gesù), perchè è quello il modello della famiglia sana. Bene don Cataldo! Bellissimo esempio! Però voglio ricordarle, caro don Cataldo, che Giuseppe e Maria non erano sposati, e cosa ancora più divertente, Gesù non era nemmeno figlio di Giuseppe. Se lo ricorda questo? Che modello di normalità è una famiglia del genere?
- Dopo aver fatto i patetici ed insensati riferimenti agli omosessuali e alle adozioni, il buon don Cataldo conclude definendo "quisquiglie" quelli che per altre persone si chiamano DIRITTI.
Complimenti a lei, dunque!

Ed ecco l'intervento più atteso, quello dell'on. Gabriella Carlucci! Prontamente scatta l'applauso, considerate che il 90% dei presenti era lì per vedere "quella che sta in televisione", e magari, con un pizzico di fortuna, per strapparle anche un autografo. "Madò che priscio!"
- Bene, la Carlucci si discosta dalla definizione di "quisquiglie" fatta dal prete qualche minuto prima, e definisce i diritti delle Coppie un "papocchio" privo di morale.
Vorrei ricordare a questa soubrette (si legge Subrèt, ignorante!) che diversi anni fa anche la battaglia per il divorzio era considerata un "papocchio" privo di morale, e quel "papocchio" ha permesso a lei (e a tanti altri che ora fanno i "Santi" quando si parla di Dico) di divorziare!
- La showgirl, continua il suo monologo cadendo nei luoghi comuni più patetici del mondo: "a sinistra ci sono quelli di Rifondazione che sono violenti!". Ok, ricordandole che a destra avete gli spacca-teste di Forza Nuova, le faccio notare come se IO fossi stato violento, mi sarei alzato e le avrei spaccato una sedia in faccia, per il solo gusto di vederle colare un po' di silicone da labbra e zigomi. Ma non l'ho fatto. Io, violento.
- La Carlucci prosegue dicendo che i dico non prevedono doveri per le Coppie, cosa errata. Si legga la legge, onorevole del Paese dei Balocchi. Non ci sono solo diritti...
- Ottima l'uscita che delizia la platea ad un certo punto. Riporto le sue parole:"I ragazzi non si sposano perchè i loro lavori non danno le basi economiche per mettere su famiglia".
E lo sappiamo! E sappiamo anche di chi è il merito: del caro Silvio Berlusconi e del suo precariato di cacca che con la legge Biagi permette il licenziamento di un lavoratore dopo soli 3 mesi di lavoro, senza motivazione alcuna.
- Memorabile un'altra sua affermazione:"I Dico sono voluti da una potentissima lobby di omosessuali". Questa frase è così ridicola che si commenta da sola.
- Infine la ciliegina sulla torta: parlando di quanto faccia schifo vedere due omosessuali che si baciano per strada (tutto questo schifo personalmente non lo vedo), la Carlucci dice che BISOGNA AVERE DECENZA IN PUBBLICO. Dunque, detto da una che fino a poco tempo fa andava in televisione con il culo da fuori a fare la papera, la cosa mi fa morire dal ridere!

L'ultimo intervento è quello dell'onorevole Pedrizzi, che non ho ascoltato. Questo perchè il simpatico deputato di Alleanza Nazionale esordisce chiamando gli omosessuali "FINOCCHI", e parlando di incesto e cose simili. Schifato, mi sono alzato. Certi elementi meriterebbero di andare al Grande Fratello, invece siedono in Parlamento.

Ovviamente il tanto atteso "dibattito" non si è tenuto. Hanno parlato ed insultato solo loro, i puritani cattolici, che si sono elevati al livello di Dio per dispensare giudizi su gente che si ama, e che vorrebbe percorrere strade legali diverse dal matrimonio. Pretendere diritti non significa commettere un reato.
E AMARE non può essere sinonimo di devianza, come ha detto l'illustrissimo don Cataldo.

Il mio disprezzo nei confronti di questa gente è rinnovato.
Concludo: viva l'amore, di ogni forma e di ogni tipo. Se due persone si amano, hanno il diritto di essere tutelati dalla legge!

Ma cosa ne può sapere un prete...



(Nella foto, l'onorevole Gabriella Carlucci mentre difende la moralità.)

4 commenti:

Felice Addario ha detto...

Lasciamo l'ignoranza stupida e chi la porta, al rogo.

Anonimo ha detto...

Se la famiglia tradizionale necessita di così tanti paladini, è segno di qualcosa che non va al suo interno...

Anonimo ha detto...

Ah, dimenticavo! Ho letto questo intervento ad alta voce davanti al consesso della mia meravigliosa famiglia tradizionale . Hanno applaudito fino a spellarsi le mani; applausi inframmezzati dal "che schifo" di mia madre ogni volta che ascoltava le parole di quei simpatici figuri da te menzionati.
Che si traggano le dovute conclusioni...

Anonimo ha detto...

leggere la legge sui DICO prima di scrivere, dibattere, commentare.
E' su wikipedia.
Navigando la rete si trova anche altro materiale, commenti pro e contro annessi.
La legge sui DICO è una boiata e lo dice uno che è favorevole a qualsiasi forma d'unione fondata su checchessia forma d'amore, affetto o sentimento.
Una cosa o la si fa bene o non la si fa, e il testo sui DICO non è fatto bene! Chi è per i DICO dovrebbe avere il coraggio di protestare per avere una legge migliore non un abbozzo dove non si prevede neanche (e non è roba da poco) la dichiarazione congiunta all'anagrafe.
Analisi,analisi,analisi.E poi ancora analisi prima di parlare.Ma non lo capite che è un chiaro tentativo di far finta di accontentare parte dell'elettorato e dare a vedere uno pseudo laicismo da baracconi?aprire gli occhi.e non solo sulle cosce della carlucci.