L'esempio che riporto è quello di una tovaglia a scacchi, in una stanza dove pavimento e muri sono a scacchi, con una lampada a scacchi, tenda a scacchi, tazza di caffè a scacchi.
Quando ci giochi, al gioco degli scacchi, non te ne rendi conto. Non me ne rendo conto nemmeno io. La partita scorre via, sulla scacchiera, e nessun senso di nausea subentra in noi, niente noia.
Eppure quando ci si trova a vedere "dall'esterno" quante volte sia ripetuto il disegno della scacchiera nella giornata media di una persona (media), ci si sente quasi irritati.
Stessa tazza di caffè, stessa nube di fumo, stesse stronzate dette con la compagnia del momento. Stesso aroma nell'aria. Stesso disegno, insomma. Sempre la scacchiera.
Situazione routinaria, quella descritta.
Ci riporta al "caffè e sigaretta combinazione perfetta".
Che sia dannatamente perfetta anche la ripetitiva normalità di ognuno di noi?
Secondo me sì.
4 commenti:
Ma quanti cannoni ti sei fumato per vedere tutto il mondo a scacchiera????
Ma quanti cannoni ti sei fumato per vedere il mondo a forma di scacchiera????:-) mirulla
Scusa ti ho scritto due commenti uguli...ma diversi...una scacchiera...
quanti cannoni ti sei fumata per scrivere 3 volte lo stesso messaggio? :D
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